ENERGIE INVISIBILI
SCOPRIAMO LE ENERGIE INVISIBILI
Esistono molte fonti energetiche e magnetiche capaci di influire negativamente sulla nostra vita:
possono causare disturbi lievi o cronici, come mal di testa, insonnia, stanchezza, vertigini, nausea…
Cosa è il 5G
ll 5G è la nuova generazione della rete globale di telecomunicazioni e rappresenta un’evoluzione in termini di prestazioni rispetto alle generazioni precedenti, integrando gli ultimi progressi nell’area ICT (Information and Communication Technologies), con riferimento principalmente ai sistemi di trasmissione, ai sistemi di antenne, alle infrastrutture di rete e di calcolo, ed ai metodi di elaborazione e codifica dell’informazione. Ma non rappresenta solo un avanzamento in termini di prestazioni.
Il 5G è noto come standard tecnologico di quinta generazione per le reti cellulari a banda larga.
Ciò significa essenzialmente che il 5G è 20 volte più veloce del 4G LTE. La velocità massima di 4G LTE è di 1 Gb al secondo, mentre il 5G può raggiungere una velocità di 20 Gb al secondo.
La tecnologia 4G LTE (Long Term Evolution) utilizza solo bande di frequenza inferiori, che possono arrivare fino a 6 GHz, mentre le bande radio che il 5G può gestire vanno da 30 GHz a 300 GHz.
Uno degli aspetti di particolare novità del 5G consiste nel fatto che non sarà finalizzato solo alla comunicazione tra persone, ma anche al cosiddetto “Internet delle cose”, nel quale vari dispositivi wireless comunicano direttamente tra loro, utilizzando in particolare onde elettromagnetiche di frequenza appartenente alla banda 26,5-27,5 GHz indicate spesso come “onde millimetriche”.
La proliferazione delle antenne
Onde elettromagnetiche di così elevata frequenza, durante la loro propagazione, non riescono a penetrare attraverso gli edifici o comunque a superare ostacoli, ed inoltre vengono facilmente assorbite dalla pioggia o dalle foglie. Per questo motivo sarà necessario utilizzare, in maggiore misura rispetto alle attuali tecnologie di telefonia mobile, le cosiddette small cells, aree di territorio coperte dal segnale a radiofrequenza le cui dimensioni, che possono andare da una decina di metri (indoor) a qualche centinaio di metri (outdoor), sono molto inferiori a quelle delle macrocelle che possono essere estese anche diversi chilometri
Ciò comporterà l’installazione di numerose antenne e questa “proliferazione di antenne” sembra essere una delle principali cause di preoccupazione nel pubblico circa possibili rischi per la salute connessi alle emissioni elettromagnetiche del 5G.
Il rischio, secondo gli esperti, è che la fitta ragnatela di onde elettromagnetiche possa cambiare la configurazione elettromagnetica dell’ambiente in cui viviamo, con effetti tutti da determinare.
Gli effetti sulla salute
Per comprendere quanto queste preoccupazioni siano fondate è necessario esaminare lo stato delle conoscenze scientifiche circa gli effetti sulla salute dei campi elettromagnetici a radiofrequenza, distinguendo tra effetti a breve termine ed effetti a lungo termine, questi ultimi non accertati nonostante i numerosissimi studi scientifici condotti al riguardo.
Secondo alcuni scienziati, se i piani del settore delle telecomunicazioni per il 5G si realizzeranno, nessuna persona, animale o pianta sulla Terra sarà in grado di evitare l’esposizione 24 ore al giorno, 365 giorni all’anno, a livelli di radio frequenze decine o centinaia di volte maggiori a quelli esistenti oggi.
Questi piani minacciano di provocare effetti gravi e irreversibili sugli esseri umani e danni permanenti a tutti gli ecosistemi della Terra.
È per questo che nel settembre 2017, oltre 180 scienziati di 36 Paesi hanno firmato una richiesta all’Unione Europea di moratoria nell’implementazione delle tecnologie 5G per approfondire il problema della loro sicurezza e garantire che il livello totale di radiazioni non sia dannoso per i cittadini e per l’ambiente.
Studi e indagini evidenziano rischi per l’uomo
Nel 2011 l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC), l’agenzia oncologica dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), ha concluso che i campi elettromagnetici con frequenze da 30 KHz a 300 GHz possono essere cancerogeni per l’uomo (gruppo 2B).
Tuttavia, nuovi studi come lo studio NTP e diverse indagini epidemiologiche, compresi gli ultimi studi sull’uso dei telefoni cellulari e sui rischi di cancro al cervello, confermano che le radiazioni RF-EMF sono cancerogene per l’uomo.
La Direttiva EUROPEA EM-EMF 2016 afferma che “ci sono forti prove che l’esposizione a lungo termine a certi campi elettromagnetici è un fattore di rischio per malattie come alcuni tipi di cancro, il morbo di Alzheimer e l’infertilità maschile”.
I sintomi comuni di EHS (ipersensibilità elettromagnetica) includono mal di testa, difficoltà di concentrazione, problemi di sonno, depressione, mancanza di energia, affaticamento e sintomi simil-influenzali”.